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Demagri (PATT): vanno semplificati i percorsi di attivazione della legge 104 per le persone con gravi patologie

25/08/2021

L’attivazione dei permessi mensili previsti dalla legge 104 sono uno strumento fondamentale per agevolare i familiari di persone con gravi handicap e permettere loro di seguire il proprio caro in difficoltà che ha necessità di assistenza. Nei casi di attivazione della richiesta sono previsti dei passaggi da fare attraverso l’Azienda sanitaria per arrivare al riconoscimento del diritto per i familiari. Nei casi di patologia più grave e già presi in carico dai professionisti dell’azienda sanitaria, alcuni di questi passaggi come ad esempio la visita aggiuntiva prevista per regolamento, risultano complessi e impegnativi per il paziente stesso che deve essere trasportato presso l’ambulatorio nonostante la situazione di salute precaria sia già chiara.

Sul tema della lungaggine dei tempi richiesti per arrivare all’attivazione di quanto previsto dalla cosiddetta legge 104 è intervenuto il PATT, che ha depositato una mozione al Consiglio provinciale al fine di impegnare la Giunta a velocizzare il sistema attualmente previsto.

Sul tema è intervenuta la Capogruppo e Consigliera Provinciale del PATT Paola Demagri che ha sottoscritto il documento assieme ai colleghi Michele Dallapiccola e Lorenzo Ossanna.

“E’ un periodo storico particolare quello che stiamo vivendo, e anche per le persone bisognose di cure e i loro familiari non è semplice riuscire a far coincidere vita lavorativa e bisogni assistenziali. Basti pensare che si sono di molto ridotte le istituzionalizzazioni degli anziani poiché molti familiari hanno deciso di occuparsene a domicilio. In questo caso la legge 104 è fondamentale perché permette di attivare ad esempio dei permessi mensili retribuiti anziché obbligare questi cittadini ad utilizzare delle giornate di ferie. In questo periodo inoltre c’è meno disponibilità di medici per fare le visite previste dalla normativa e questo comporta un preoccupante aumento dei tempi che comporta attese fino a sei mesi”.

Il Partito Autonomista Trento Tirolese ha preparato quindi un atto politico per chiedere alla Giunta di semplificare le procedure per quelle persone che sono già in cura presso l’Azienda Sanitaria Trentina e che sono seguite da medici specialisti. In questo caso secondo i rappresentanti autonomisti è sufficiente che la verifica da parte del Unità Operativa di Medicina Legale avvenga tramite la lettura dei documenti già disponibili all’interno del sistema informatico ospedaliero.

“Quando una situazione è già conosciuta alla Sanità e seguita da specialisti è inutile aggravare i malati con una visita ulteriore ma è a nostro avviso sufficiente che i medici coinvolti comunichino la situazione direttamente fra loro, accelerando così di gran lunga i tempi e riducendo al minimo l’impegno di risorse della Sanità pubblica”.