30/07/2021
Laboratorio di formazione e elaborazione per affermare le ragioni dell’Autonomia, realizzazione del Memoriale dei caduti trentini nella guerra ‘14-’18 e candidatura a patrimonio Unesco del sistema di fortificazioni austro-ungariche sul territorio euroregionale: le proposte per rafforzare l’Autonomia attraverso la nostra storia.
Approvato ieri all’unanimità dal Consiglio Provinciale l’ordine del giorno del Gruppo Consiliare PATT, a prima firma Ossanna, contenente alcune proposte per favorire una maggiore presa di coscienza sulle motivazioni che stanno alla base della nostra Autonomia.
Nello specifico le proposte contenute all’interno dell’ordine del giorno rappresentano degli spunti importanti per spiegare, in maniera chiara e documentata, alle giovani generazioni ma non solo, la nostra esperienza di comunità che ha gestito le proprie risorse in autonomia. Un’autonomia che rifiuta di essere tacciata come privilegio, ma che significa invece responsabilità di decidere e di rispondere ai propri cittadini e che, come tale, può costituire un valido e utile modello anche per altri territori.
La prima proposta consiste nel rafforzare il progetto avviato con la fondazione Museo Storico per realizzare un laboratorio di formazione e di elaborazione di una cultura civica e istituzionale, che possa accompagnarci nelle scelte e nelle sfide del futuro prossimo. Un luogo che ci tenga al riparo dalle mode del momento fornendoci al contempo gli strumenti per affermare le nostre ragioni e che dimostri, in definitiva, con un percorso avvincente e moderno, che la nostra Autonomia è tutt’altro che un retaggio del passato, ma al contrario è uno strumento efficace per aprirci all’Europa e per costruire una nuova identità europea, protesa a pensare il futuro come a un orizzonte di fiducia e di speranza.
La seconda e la terza proposta, entrambe di livello storico, permetteranno di rendere onore a tutti i Trentini che, nel corso del Primo Conflitto Mondiale, persero la vita combattendo nell’esercito Austro-ungarico. Per prima cosa verrà finanziato il completamento delle schede con i dati personali dei caduti. E. in secondo luogo, l’impegno a dare seguito alla realizzazione del Memoriale presso l’Ossario di Calsteldante così come previsto dalla legge 11\2017 proposta sempre su iniziativa del PATT. L’articolato e valido progetto predisposto a suo tempo aveva riscontrato un apprezzamento unanime, generando una giustificata aspettativa da parte della comunità trentina; ora è giunto il tempo di passare dalle parole ai fatti.
La quarta proposta si focalizza sul poderoso sistema difensivo realizzato dall’Impero austro-ungarico negli anni precedenti al primo conflitto mondiale. Queste fortificazioni possiedono caratteristiche peculiari uniche perché frutto di una visione unitaria di strategia militare, ingegneristica, di innovazione tecnologica e organizzazione sociale. La presenza diffusa nella nostra Provincia di forti realizzati tra l’800 e il ‘900, inoltre, contraddistingue indelebilmente il nostro paesaggio ed è uno dei segni più evidenti dell’identità storico-culturale di un territorio come il nostro che per secoli ha gravitato nella sfera di influenza Mitteleuropea fungendo da cerniera con il mondo mediterraneo. Si procederà a questo punto a valutare anche in ambito Euregio forme e modalità più opportune per la valorizzazione del sistema fortificato austro-ungarico che interessa il Trentino, anche in prospettiva di un’eventuale candidatura a Patrimonio mondiale Unesco, tenuto conto della sua caratteristica interregionale e, potenzialmente, transnazionale.
Il Segretario del PATT, Simone Marchiori, ha commentato con soddisfazione il risultato raggiunto in aula: “Una terra senza identità è una terra che non ha futuro. Riconoscere e valorizzare la nostra storia e le nostre origini è un modo per rafforzare non solo l’Autonomia, ma per rendere riconoscibile la nostra Comunità. Queste sono le battaglie in cui il PATT crede e che continuerà a portare avanti. Non c’è alcuna volontà di dividere, ma piuttosto di non rimanere omologati in realtà che non ci appartengono”.
Soddisfatto anche il Consigliere Autonomista Lorenzo Ossanna, primo firmatario dell’ordine del giorno: “Dobbiamo operare con la convinzione che quella per l’autonomia, oltre che politica e amministrativa, è anche una battaglia più complessa di carattere culturale sul modo di intendere l’azione di governo e della politica, il ruolo delle comunità e quello dei singoli cittadini. La salvaguardia delle nostre peculiarità parte dalla consapevolezza e dalla presa di coscienza di tutti dell’importanza della nostra storia e delle nostre tradizioni. Ringrazio tutto il Consiglio per la sensibilità dimostrata. Questi sono temi che uniscono.”
Trento, 29 luglio 2021