17/05/2021
La maggior parte degli incendi di abitazioni è causata da surriscaldamento della canna fumaria, più di un terzo dei sinistri dovuti ad incendio sono collegati direttamente a questo fenomeno che si scatena per due cause principali: la scarsa pulizia del camino che provoca l’autocombustione del creosoto (la fuliggine depositata) aumentando la temperatura a più di 1.000 °C e l’assenza di coibentazione delle parti strutturali della canna fumaria in vicinanza a materiale combustibile.
Il D.M. 37/08 che regolamenta l’installazione di impianti e canne fumarie, consente alle sole imprese in possesso di specifici requisiti tecnico-professionali suddetta installazione. Le canne fumarie non sono più dunque considerate generiche opere edili, ma hanno precisi connotati tecnici a garanzia di un funzionamento regolare e di sicurezza.
La geomorfologia del Trentino e il clima alpino rendono l’utilizzo di sistemi di riscaldamento uno strumento indispensabile per vivere, soprattutto nel periodo invernale. L’utilizzo della legna come sistema di riscaldamento è in Trentino dettato, sia da motivazioni identitarie, sia dalla presenza di abbondante materia prima.
Nella nostra provincia l’incidenza di incendi, causati da malfunzionamenti o inadeguata manutenzione delle canne fumarie rappresenta uno degli interventi principali che i nostri vigili del fuoco volontari svolgono costantemente su tutto il territorio, questo soprattutto nel periodo invernale.
Per questi motivi il Gruppo Consiliare PATT, a prima firma del Consigliere Autonomista Lorenzo Ossanna, ha presentato una mozione per chiedere se la Giunta Provinciale possa intervenire e valutare la sostenibilità di un sistema integrato di sicurezza per incendi da canna fumaria, tramite sensori connessi permanentemente con le locali centrali dei vigili del fuoco volontari dei singoli centri abitati. Inoltre a mettere a disposizione dei cittadini che vorranno integrare questo sistema un contributo economico per la copertura dei costi di acquisto e installazione.
“Molto è stato fatto – afferma il Consigliere Ossanna – anche a livello di comunicazione, sia da parte della Federazione dei Vigili del Fuoco permanenti e volontari del Trentino, sia da parte dei Comuni che attraverso opuscoli o serate informative hanno sensibilizzato la popolazione su questo importante tema. La tecnologia, anche nel campo della prevenzione antincendio, ha fatto passi da gigante sviluppando sistemi che permettono di monitorare costantemente lo stato delle canne fumarie. Infatti, esiste la possibilità di installare una centralina che controlla costantemente la canna fumaria inviando notifiche di allerta in caso di un eccessivo surriscaldamento della stessa.
Questa tecnologia unita alla competenza e professionalità dei Vigili del Fuoco Volontari del Trentino permetterebbe una gestione preventiva delle eventuali situazioni di pericolo. Garantire alle famiglie – conclude Ossanna –, anche attraverso un contributo pubblico, l’acquisto e l’installazione di questa importante tecnologia potrebbe essere un segnale importante da parte della PAT nella gestione della sicurezza del territorio”.