12/03/2021
Depositata dal gruppo Consiliare PATT un’interrogazione a prima firma del consigliere Michele Dallapiccola dal titolo:
La carne è dannosa e gli allevamenti sono inquinanti?
Parte male il Ministro per la transizione ecologica, Roberto Cingolani, alla “conferenza preparatoria della strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile”, nei giorni scorsi, non ha risparmiato critiche all’universo della zootecnia e in particolare alle diete basate sul consumo di carne.
Il neo Ministro esprime preoccupazione per l’agricoltura intensiva e cita il caso di chi consuma troppa carne e relativi rischi.
A ben pensarci chi, oggi, consuma troppa carne? Chi ha voglia di farlo? c’è pure chi non se lo può permettere, ma soprattutto, quanta carne alla brace mangiamo? Perché è questo tipo di cottura il vero vettore di idrocarburi poliaromatici ciclici: i componenti cancerogeni che si sviluppano con la combustione.
Continua, il Ministro, consigliando di assumere più proteine vegetali, come se a produrle non si consumasse suolo o territorio e prosegue sciorinando dati che non si accompagnano alla realtà italiana e locale, quanto piuttosto a modalità utilizzate prevalentemente all’estero.
La filiera della carne, eterna imputata, eterna colpevole, ma conosciamo quello che critichiamo?
Ovviamente, pur di accarezzare il consenso dell’elettorato salutista vegetariano ha sollevato un polverone di polemiche soprattutto nella filiera delle carni italiane a giudizio di molti evocata ingiustamente e altrettanto ingiustamente assimilata ad altri modelli zootecnici, inciampando in una serie di luoghi comuni sul consumo della carne.
Sono intervenuti molti rappresentanti delle filiere, che come è facile immaginare, hanno cercato di tirare acqua al proprio mulino.
La verità è che l’allevamento italiano è maggiormente controllato rispetto a quello straniero e lo è ancor più quello trentino.
Cosa può fare il singolo coscienzioso cittadino? Molto più di quanto si possa pensare ad un primo acchito; i primi tutori della nostra salute siamo noi, non ascoltiamo ministri poco attenti all’equilibrio delle affermazioni e alla conoscenza delle cose, già da domani cerchiamo con maggior determinazione la carne trentina dal nostro macellaio di fiducia, che si tratti di una bottega storica o di un supermercato. Solo così saremo i primi tutori della nostra salute, solo così ci faremo del bene all’insegna del poco – non necessariamente – ma buono.
Tutto ciò premesso il Consiglio interroga la Giunta Provinciale per sapere
cosa sta facendo la Giunta per promuovere il consumo di carne locale.
Trento, 10 Marzo 2021,
Cons. Michele Dallapiccola
Cons. Paola Demagri
Cons. Lorenzo Ossanna