24/07/2020
Il direttivo della Sezione PATT “Remo Markt” di Rovereto, sentendosi chiamato in causa dalle dichiarazioni sulla stampa del nostro ex tesserato Marco Graziola, tiene a puntualizzare la sua posizione.
Dispiace anzitutto, ancora una volta, apprendere dalla stampa alcune informazioni e dispiace oltremodo che chi si professa democratico, oltre che autonomista, sia incapace di accettare le scelte che democraticamente vengono operate nei direttivi allargati a cui a tutti i tesserati, lui compreso, è stato rivolto l’invito e ai quali non ha mai partecipato se non all’assemblea degli iscritti dello scorso febbraio, dove comunque si è deciso di proseguire con il cammino intrapreso.
La scelta di Francesco Valduga, come più volte puntualizzato, non è stata né una scelta a livello provinciale (l’articolo sui quotidiani l’Adige e Trentino del 18 agosto scorso anticipa di fatto le decisione della Giunta del Partito nel successivo autunno) né una scelta dettata dall’incapacità di vagliare altri percorsi.
L’obiettivo dalla sezione è stato quello di fondare e aderire convintamente ad un progetto AUTONOMISTA, POPOLARE, DEMOCRATICO e soprattutto TERRITORIALE di Centro al quale Francesco Valduga ha scelto di aderire e di rappresentare con il beneplacito di tutte le 9 forze politiche e civiche che, spinte da un comune sentire, si sono riunite sotto il simbolo di “IDEA Rovereto, per una città innovativa, democratica, ecologista e autonomista ”.
Spiace constatare la miopia di chi prima si toglie dai giochi per periodi sabatici, e poi si scopre che in realtà sta lavorando contro la stessa sezione e partito a cui appartiene da anni, cambiando anche continuamente idea rispetto al proprio coinvolgimento nella partita e rispetto allo schieramento o candidato sindaco da sostenere.
Professarsi “democratico” e “autonomista” e poi sostenere una coalizione dove la Lega Salvini la fa da padrona, per poi aggiungere altri partiti della destra nazionalista, che proprio “autonomisti” non si possono certo definire, fa veramente quantomeno sorridere. Non si capisce, inoltre, che dati abbia per discutere i numeri dei tesserati della sezione che sono in continuo aumento, anche in funzione della scelta politica operata e di questo nuovo metodo di lavoro che in qualche modo identifica, a ragion veduta, un “nuovo PATT”.
Ringraziamo Marco per il lavoro fatto in questi anni, gli auguriamo ogni bene, ma rimaniamo dell’idea che in un partito, e in generale in un gruppo, le scelte vadano operate democraticamente e chi non è in grado di rispettarle può definirsi solo “battitore libero” e non “uomo di partito” in grado quindi di fare squadra e lavorare per la collettività, e nel caso della nostra sezione per la città e i cittadini roveretani.
Davide Gamberoni, segretario sezione PATT di Rovereto
Il direttivo della sezione PATT di Rovereto