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Roberta Bergamo (PATT): la riforma Failoni sminuisce le potenzialità di Pergine

10/07/2020

Sabato 4 luglio 2020 è entrata in vigore la nuova legge provinciale dal titolo “Disciplina delle aperture nei giorni domenicali e festivi delle attività commerciali”.

Il lungo dibattito scaturito da questo tema ha scatenato un comprensibile interesse da parte dell’opinione pubblica che però si è trovata spesso divisa sul tema, il quale comprendiamo sia delicato e sicuramente complesso.

Questo però non giustifica che l’argomento trattato possa essere determinato attraverso un semplificativo metodo, di anteporre pareri opposti, scegliendo infine il meno peggio senza però trovare una sintesi, che va purtroppo a banalizzare un tema così difficile traducendo tutto in una disputa da tifoseria.

Siamo convinti che il periodo che stiamo vivendo imponga alla politica una sensibilità maggiore nel rispetto dell’autonomia dei rapporti tra datori di lavoro, lavoratori ed enti preposti alla loro tutela, con l’attenzione che azioni imposte dall’alto senza un adeguato dialogo tra tutte le parti possano essere dannose piuttosto che migliorative nei confronti della vita sociale ed economica dei cittadini e delle aziende.

La nuova norma voluta fortemente dall’assessore al turismo Roberto Failoni non ha cercato nessuna mediazione tra una politica di palazzo e la realtà della vita quotidiana, affidando le scelte, con pagine di deroghe, ad un mero calcolo matematico che tiene conto delle presenze giornaliere di turisti in rapporto ai residenti di ciascun comune. La matematica non lascia scampo…grazie allo statista Failoni il Trentino si risveglia scoprendosi provincia parzialmente turistica, uno forte schiaffo a tutte quelle persone che hanno investito nel settore turistico da parte dell’assessore incaricato a formulare la nuova riforma del turismo.

Il rammarico è ancora più forte per la città di Pergine Valsugana che nelle sue infinite potenzialità inespresse ed eterne contraddizioni riceve un secondo schiaffo venendo esclusa anche da quei comuni cosiddetti “ad attrattività commerciale e turistica”. Non bastano infatti elementi che tengono conto della collocazione geografica che comprende il 75% delle acque del lago di Caldonazzo, avere sul proprio territorio una importante arteria stradale che unisce la città di Trento ai comuni turistici di Calceranica, Caldonazzo, Levico o alla vicina Val dei Mocheni.
Queste buone pratiche sono state completamente asfaltate dall’algoritmo Failoni.

Infine una domanda di attualità al sindaco Roberto Oss Emer sulla questione ci appare quasi imbarazzante come in gergo si dice “sparare sulla croce rossa”. Che giunta provinciale e amministrazione di Pergine non si parlassero è ormai un film drammatico già visto che prosegue da anni e lo dimostra in modo del tutto colorito l’invito che venne ricevuto dal sindaco Oss Emer da parte del presidente Fugatti a presenziare all’inaugurazione del nuovo sottopasso ciclabile del rastel un’ora prima dell’inizio della cerimonia. Le ingerenze tra l’amministrazione provinciale di Rossi e Fugatti con l’amministrazione di Roberto Oss Emer potrebbero continuare in una lista drammaticamente lunga che ha decretato un solo sconfitto, i cittadini e il territorio perginese.

La periodicità con cui il nostro territorio sta subendo decisioni imposte dall’alto ha raggiunto il culmine con il declassamento dell’area nord del lago di Caldonazzo, ovvero quel territorio compreso nel comune di Pergine, a zona non turistica. Senza dubbio decisioni di questo tipo avranno impatti notevoli sul tessuto economico della zona. Siamo molto critici rispetto a questa scelta per due motivi: il primo deriva dalla mancanza di pianificazione e progettazione nel corso degli anni di un piano turistico per la zona di San Cristoforo, in secondo luogo la mancanza di relazione tra il comune di Pergine e il governo provinciale.

Siamo comunque solidali nei confronti del sindaco Oss Emer e comprendiamo la difficoltà con cui la sua maggioranza si pone in relazione alla maggioranza leghista, forse ora riuscirà a comprendere come la minoranza che il Patt rappresenta in consiglio comunale sia ormai alienata dalla ricerca continua e costante di un dialogo mai voluto dalla maggioranza, nella rassegnazione che proposte di valore non siano mai state condivise, né tanto meno prese in considerazione.

L’acqua è alla gola, il vaso trabocca. Il periodo che ci attende nelle sue enormi difficoltà che saremo chiamati ad affrontare cancellerà personalismi e rancori personali che danneggiano il dialogo e impediscono la realizzazione di progetti per il futuro che necessitano di larga condivisione. Come sostenuto recentemente dal segretario del Patt Simone Marchiorri, il nostro movimento nella provincia e nella città di Pergine è pronto ad affrontare una nuova stagione politica di condivisione con nuove forze politiche moderate e civiche capaci di essere propositive ed inclusive nell’amministrare il territorio.

Vicesegretario Patt per Patt Pergine sez. E. Pruner
Bergamo Roberta