18/12/2019
Si sono incontrati nei giorni scorsi, per la prima volta tutti assieme, i rappresentanti di PATT, UPT e #INMOVIMENTO per gettare le basi di un progetto comune per un Trentino più autonomo, protagonista e territoriale.
All’ordine del giorno la discussione sui documenti approvati dagli organi dei tre soggetti politici che si ritrovano concordi nella volontà di dare vita ad un’area territoriale in grado di rappresentare le istanze di quei trentini che credono nella buona politica e sono stanchi della contrapposizione e dello scontro violento a suon di slogan che ha ormai ammorbato lo scenario nazionale.
Il segretario PATT Simone Marchiori, la presidente e i coordinatori UPT Annalisa Caumo, Alessio Rauzi e Walter Giacomazzi e il presidente di #INMOVIMENTO Lorenzo Rizzoli hanno concordato sulla necessità di un progetto che, per prima cosa, non sia limitato alle sole elezioni comunali di maggio 2020, ma che guardi al futuro, almeno fino alle prossime elezioni provinciali. Nessuna manovra elettorale, quindi, ma un progetto di visione di ampio respiro che vada oltre i singoli appuntamenti con le urne.
Secondo punto fermo su cui ci si è trovati concordi riguarda il perimetro di questa nuova aggregazione: porte aperte a tutti coloro che ne condividono i valori e che si riconoscono nei valori autonomisti, civici e popolari. Un progetto, quindi, in divenire, nel quale possano riconoscersi e sentirsi rappresentati non solo partiti e movimenti politici, ma anche i cittadini e le associazioni che hanno a cuore il nostro territorio, i suoi valori e, in generale, un nuovo modo di amministrare la cosa pubblica.
Non è mancato, ovviamente, un passaggio relativo ai rapporti con i partiti nazionali con i quali, pur non volendo sottrarsi al confronto, appare in questo momento prematuro avanzare l’ipotesi di ragionamenti comuni: PATT, UPT e #INMOVIMENTO ritengono che, per far tornare Trento ed il Trentino ad essere un laboratorio politico originale e non omologato, si debba innanzitutto concentrarsi sull’area territoriale. In tal senso i tre movimenti ribadiscono come il progetto che si sta costruendo sia in antitesi con tutti quei partiti centralisti, nazionalisti ed antieuropeisti che ci vedono come terra di conquista. Ribadiscono inoltre che, anche nell’ipotesi di un futuro dialogo con i partiti nazionali, l’area territoriale deve essere centrale e trainante nelle scelte programmatiche e relative alle persone chiave di una possibile coalizione.
I tre movimenti, infine, si sono concentrati sui valori alla base di questo nuovo progetto attorno cui costruire la visione della Trento e del Trentino futuri che si può sintetizzare con le seguenti parole chiave: autonomia prima di tutto, Europa, identità, territorio, comunità, sostenibilità, sicurezza.
Il prossimo appuntamento che si terrà nei prossimi giorni porterà alla stesura della prima bozza di programma e ai primi ragionamenti sulle figure in grado di guidare questo progetto, in modo tale che si formi un’ampia alleanza con l’appello a tutte le forze civiche, popolari e autonomiste che vi si possono riconoscere a farsi avanti con il coraggio di chi sa di poter fare la differenza.