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Ugo Rossi (PATT): necessario che la Giunta chiarisca la sua posizione sulla tassa di soggiorno

27/09/2019

IMPOSTA DI SOGGIORNO IL GOVERNO DEL “CAMBIAMENTO” INTENDE SOPPRIMERLA?

L’imposta di soggiorno è in vigore in Trentino dal 2016. Il gettito ammonta a circa 18 milioni e le risorse sono destinate alla promozione turistica. Il turismo rappresenta un asset importantissimo e fondamentale per l’economia del Trentino.

Nel corso della passata legislatura più volte la Lega ha fortemente criticato l’imposta, dichiarando che avrebbe penalizzato il settore ed i suoi operatori.

A titolo di esempio si riporta quanto scriveva nel gennaio 2014 il segretario della Lega Nord Trentino Maurizio Fugatti su Trentino Libero.it:

Trento, 3 gennaio 2014. – di Maurizio Fugatti *

La tassa di soggiorno viene nuovamente presa in considerazione dal nuovo Assessore al Turismo Michele Dallapiccola. Se ne era già parlato e discusso nel 2012 ma a seguito delle reazioni negative da parte degli addetti del settore, non se ne fece più nulla. Ora il nuovo assessore ha pensato di ripresentarla e entro marzo dovrebbe essere pronta una proposta da esporre agli addetti ai lavori.

La Lega Nord da sempre è contraria all’imposta di soggiorno perché va a pesare troppo sul turismo e ha conseguenze negative per il settore, già alle prese con la crisi.

I comuni italiani dove è stata introdotta hanno rimpinguato le proprie casse ma gli albergatori non hanno avuto lo stesso riscontro, difatti questa imposta non ha avuto il ritorno sperato e il gettito non sempre è stato utilizzato per migliorare i servizi del comparto turistico.

La tassa di soggiorno significa una spesa in più per i turisti, che di conseguenza spenderebbero di meno sul territorio, comporta una spesa per l’adeguamento dei software gestionali, la modifica dei contratti con i tour operator e ulteriore burocrazia a danno degli operatori.

Con il carico fiscale più alto in Europa, mettere un altro balzello a carico del turismo significa andare fuori strada. Occorre invece fare economia all’interno del sistema turistico trentino. Anche se si trattasse di un solo Euro o due Euro al giorno, per una famiglia di quattro persone in 10 giorni sono 80,00 Euro in più, una maggiore spesa quindi importante. Inoltre le imprese turistiche con la revisione dei parametri IMU hanno già visto negli ultimi anni un pesante aggravio fiscale a loro carico che le sta mettendo in difficoltà.

Invece di aumentare le tasse a discapito dei turisti rischiando di farli “scappare”, aiutiamo gli operatori del settore con sgravi fiscali per rilanciare il turismo in Trentino, magari partendo proprio dall’IMU visto che la Provincia avrà a breve la delega sui tributi locali.

 * Segretario Lega Nord Trentino”

Appare evidente come le idee fossero molto chiare e pertanto si rende necessario capire quali siano i reali intendimenti del governo del “cambiamento” .

Alla luce di quanto sopra riportato,

si interroga il Presidente della Provincia per conoscere

1. se e quando intende sopprimere l’imposta di soggiorno;

2. nel caso di risposta negativa alla prima domanda, quali siano le motivazioni per il mantenimento dell’imposta:

A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

Trento, 26 settembre 2019

Cons. Ugo Rossi, Cons. Michele Dallapiccola, Cons. Paola Demagri