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PATT: su MART e ITEA serve visione!

24/05/2019

Il Partito Autonomista interviene in merito a due questioni apparse nella cronaca della giornata di oggi. Da Vittorio Sgarbi, nuovo presidente del MART, in merito alla volontà espressa di aprire una succursale del Museo di Rovereto a Verona, alla possibilità di dare le case ITEA gratis nei Comuni periferici quando si parla di sviluppo e di futuro serve meno propaganda e più confronto di idee.

Apprendiamo con sorpresa dai quotidiani due questioni alle quali vorremmo che la Giunta Provinciale ponesse maggior attenzione.
La prima riguarda le affermazioni del nuovo Presidente del MART, Vittorio Sgarbi, il quale in un’intervista al quotidiano veronese L’Arena esprime la volontà di aprire una succursale del museo roveretano nella città scaligera. Se da un lato l’idea di partenza, quella cioè di dare uno slancio nazionale al museo, ci può trovare concordi, dall’altro lato l’apertura di una succursale fuori provincia porterebbe a nostro avviso non ad un rilancio del Museo di Rovereto, ma ad un ulteriore riduzione della sua capacità attrattiva.
Sia chiaro, non vi è l’intenzione di ridurre il museo ad una dimensione localista, ma se uno degli scopi del Museo roveretano, oltre all’importante funzione culturale, deve essere anche quella di volano per l’economia locale, ci chiediamo come ciò sia possibile spostando, di fatto, una parte degli eventi in un’altra regione.
Forse bisognerebbe prendere esempio dall’altro grande museo trentino, il MUSE, che pur gravitando sullo stesso piccolo territorio, è in grado, per la sua offerta originale, di attrarre visitatori anche da molto lontano. Ci auguriamo che quella di Sgarbi fosse solamente una boutade e che, adesso che si è insediato nel suo nuovo ruolo di Presidente del MART, si concentri a rilanciare l’azione del museo con mostre ed esposizioni di rilievo internazionale che valorizzino la sede roveretana.
L’ulteriore questione su cui vorremmo porre maggior attenzione riguarda la possibilità, proposta nell’assestamento di Bilancio, di distribuire case Itea gratis nei comuni periferici per risolverne il problema dello spopolamento. Premesso che crediamo che la filosofia alla base dell’edilizia popolare sia totalmente diversa e che studi riconosciuti abbiano dimostrato come la Provincia autonoma di Trento sia uno dei tre territori, assieme a quella di Bolzano e alla Valle d’Aosta, in cui lo spopolamento della montagna non solo non è avvenuto, ma segna anche un dato di controtendenza, crediamo che il problema dell’appetibilità di zone particolarmente periferiche o difficilmente accessibili vada affrontato in modo diverso, senza forme di demagogia atte a creare false aspettative. Infatti, per rendere maggiormente attrattivi i centri periferici andrebbero garantiti maggiori servizi, un sistema di trasporto pubblico più efficiente e soprattutto possibilità di lavoro che permettano alla nostra montagna di continuare a rimanere attrattiva per chi decide di stabilirvisi.
Non siamo assolutamente contrari agli incentivi per la prima casa, ma servono dei limiti criteri oggettivi che vadano a sostenere giovani coppie, famiglie con figli o comunque con ridotte capacità economiche. Non vi è, inoltre, la necessità di avere in montagna le stesse opportunità della città, non sarebbe possibile né sostenibile, ma bisogna puntare ad avere la stessa qualità della vita, senza far sentire chi abita nelle valli un cittadino di serie B.
Da Autonomisti crediamo di dover far sentire la nostra voce in maniera costruttiva per creare un futuro sostenibile per la popolazione trentina in grado di tutelare la nostra specialità e le nostre comunità. In tal senso è necessario che quando si parla di futuro vi sia un approccio incentrato sul confronto anziché sulla propaganda.

Simone Marchiori – Segretario politico PATT
Franco Panizza – Presidente PATT
Roberta Bergamo – Vicesegretaria politica PATT
Lorenzo Conci – Vicepresidente PATT