16/02/2019
Bocciati due emendamenti che andavano a tutelare le minoranze linguistiche e l’Autonomia regionale nel disegno di legge costituzionale sulla democrazia diretta. La Lega trentina non ha sostenuto gli emendamenti.
“La bocciatura in Aula di due emendamenti a tutela delle Minoranze Linguistiche e delle competenze regionali della nostra Autonomia ci preoccupa e chiediamo garanzie” a dirlo è la deputata Emanuela Rossini (PATT) che si dice preoccupata dal mancato sostegno in Aula dei due emendamenti da parte dei deputati delle forze politiche di maggioranza della nostra regione.
“In questo disegno di legge costituzionale sulla democrazia diretta, il nostro emendamento introdurrebbe un parametro di ammissibilità delle proposte referendarie per evitare che i diritti e le tutele delle minoranze linguistiche possano diventare oggetto di proposte referendarie. Con un secondo emendamento abbiamo anche chiesto venisse posto il limite del rispetto dei trattati internazionali. La nostra Autonomia è assicurata sul piano internazionale dall’Accordo di Parigi ed è attuata con legge costituzionale non suscettibile di referendum propositivo, ma alcune parti del “pacchetto De Gasperi-Gruber” sono attuate anche tramite legge ordinarie, dunque modificabili se questa legge passasse. Alla Lega che governa questo territorio – conclude Rossini – chiediamo attenzione e garanzie che questi emendamenti possano rientrare nel testo di legge finale”.