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Una mozione di Paola Demagri a tutela degli anziani trentini

04/01/2019

Depositata una mozione dalla Cons. Paola Demagri per chiedere la modifica dei parametri di accesso alle RSA trentine, per evitare il superamento degli anziani trentini in graduatoria.

La Giunta provinciale ha approvato nell’ultima seduta del 2018 le Direttive per l’assistenza sanitaria ed assistenziale a rilievo sanitario nelle Residenze Sanitarie e Assistenziali (RSA) per l’anno 2019 e il relativo finanziamento.

L’approvazione non è passata inosservata, e la Consigliera Paola Demagri, che è da anni a contatto con l’ambiente delle RSA, ha deciso di presentare una mozione per richiedere alla Giunta di apportare alcune modifiche al testo.

“Il sistema delle RSA trentino è un fiore all’occhiello che tutte le altre province e regioni italiane ci invidiano – ha dichiarato Demagri – e negli anni l’arrivo di ospiti dalle altre provincie o regioni ha significato un’entrata per il nostro sistema grazie ai rimborsi da parte delle ASL di residenza degli utenti. Purtroppo però oggi, l’accoglienza di persone da altre regioni non è più conveniente, poiché con l’aumentare dell’età media dei trentini c’è carenza di posti in casa di riposo, e inoltre il costante calo di risorse a disposizioni degli enti pubblici fa si che i rimborsi delle altre regioni non avvengano più.” 

Nella delibera di Giunta infatti, vengono stabiliti i criteri di cui l’Unità Valutativa Multidisciplinare deve tenere conto per determinare le graduatorie di accesso dei richiedenti. “E’ qui che si trova il principale elemento discriminante – continua la Cons. Demagri – infatti ai fini dell’ingresso in graduatoria è sufficiente essere residenti in un Comune della Provincia di Trento anche da un giorno soltanto prima del deposito della richiesta. Questo crea una situazione di ingiustizia per gli anziani che hanno sempre vissuto in Trentino, poiché a parità di punteggio sanitario vengono esclusi per far spazio ad anziani appena arrivati nella nostra terra”.

La proposta con la quale si intende vincolare la Giunta è quella porre un vincolo temporale che tenga conto della durata di acquisizione della residenza, prevedendo la residenza da almeno 3 o 5 anni, dando quindi agli anziani che hanno sempre vissuto in trentino un criterio più equo.

In conclusione, la Consigliera Demagri sottolinea anche un altro aspetto importante “Altra questione che desta disagio è quella che evidenzia una sorta di sproporzione territoriale tra l’assegnazione dei posti letto Convenzionati per Distretto ed il reale bacino d’utenza; in alcuni distretti la copertura posto letto – utente over 75 anni è del 47,1% mentre in altri è del 19,1%. E’ necessario intervenire, al fine di garantire la territorialità e quindi l’inserimento dell’utente nel territorio di riferimento, con una ridistribuzione dei posti letto per distretto, aumentando la disponibilità nei territori meno coperti.”    

Entrambi i temi proposti dalla Cons. Demagri e sostenuti convintamente dai colleghi autonomisti, evidenziano una distrazione da parte dell’assessore Segnana su passaggi fondamentali per gli anziani trentini. I temi oggetto della mozione dovrebbero essere al centro del pensiero politico della nuova incaricata della sanità trentina, che tuttavia non ha saputo cogliere la prima occasione che l’ha vista protagonista, perdendo così un’ottima occasione per dimostrare che il “prima i trentini” è un reale intento e non solamente un facile slogan da campagna elettorale. Non resta che auspicare l’approvazione della mozione e un rapido intervento della Giunta sul tema, come suggerito dagli autonomisti.