12/09/2018
Il reddito di cittadinanza, uno dei capisaldi del programma del Movimento 5 stelle, potrebbe essere motivo di discussione all’interno della stessa maggioranza di Governo. Lo stesso Vice Premier Di Maio ha confermato la volontà di inserirlo nella prossima legge di Bilancio arrivando addirittura a minacciare una crisi di Governo.
In questo video l’Onorevole Emanuela Rossini porta il suo personale punto di vista e il punto di vista del Partito Autonomista Trentino Tirolese in merito alla questione del “reddito di cittadinanza”.
Tante le perplessità a riguardo. In primis, il reddito di cittadinanza verrebbe concesso solo ai cittadini italiani disoccupati escludendo le altre tipologie di povertà, tra cui quelle connesse al disagio sociale, alla marginalità e alla povertà culturale. Il reddito di cittadinanza propone un contributo economico di 780 euro. In alcune regioni Italiane questo potrebbe rappresentare un vero e proprio stipendio. Per questo motivo, per evitare che si arrivi alla situazione di disincentivare la ricerca attiva del lavoro sarebbe necessario attivare e rendere maggiormente funzionali i centri per l’impiego che avrebbero il compito di collegare l’offerta con la richiesta di lavoro. Inoltre, i centri dovrebbero esercitare una funzione di controllo nei confronti di coloro che usufruiranno di tale servizio. Un elemento non secondario, sarebbe la necessità che il personale dei centri per l’impiego ricevesse una formazione specifica ed adeguata alle nuove professionalità richieste. Questo renderebbe necessario una rivisitazione completa del sistema welfare italiano. Non da ultimo, ma di fondamentale importanza, l’aspetto economico nel reperire le risorse per attivare questo strumento.
Il PATT, nella persona dell’On. Rossini, considera questa prospettiva estremamente rischiosa per il nostro Paese.