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Verso un Brennero più sicuro e meno inquinato

28/03/2018

La commissione ambiente del Parlamento europeo ha votato in questi giorni un rapporto sul pedaggio autostradale per i veicoli pesanti.

L’europarlamentare Herbert Dorfmann, membro della commissione ambiente, commenta con soddisfazione il voto: “Questa direttiva fa da apripista all’introduzione del pedaggio lungo il corridoio del Brennero per i tir. Solo così si potrà combattere in maniera efficiente il traffico che viene deviato sulle nostre strade da altre rotte di transito”.

Il documento fa parte del pacchetto sulla mobilità “Europa in movimento”, che contiene un insieme di misure per portare l’Europa verso una mobilità moderna e a basso livello di emissioni. “Europa in movimento” racchiude varie iniziative ad ampio raggio che consentiranno di: rendere il traffico più sicuro; incoraggiare l’adozione di sistemi di pedaggio più equi; ridurre le emissioni di CO2, l’inquinamento atmosferico e la congestione del traffico; ridurre gli oneri burocratici per le imprese; combattere il fenomeno del lavoro nero e garantire ai lavoratori condizioni e tempi di riposo adeguati. I benefici a lungo termine si estenderanno ben oltre il settore dei trasporti, in quanto tali misure promuoveranno l’occupazione, la crescita e gli investimenti, rafforzeranno l’equità sociale, amplieranno le possibilità di scelta dei consumatori e porranno con decisione l’Europa sul binario della diminuzione delle emissioni.

Il nuovo rapporto modifica la direttiva Eurovignette del 1999. A tal proposito, con una rinnovata attenzione ai due principi “chi utilizza paga” e “chi inquina paga”, si punta a promuovere un traffico su strada economicamente ed ecologicamente più sostenibile.

La nuova direttiva obbligherà, infatti, gli stati membri a farsi carico dei costi esterni, come rumore e danni ambientali, attingendo ai ricavi derivanti dal pedaggio e dall’utilizzo delle infrastrutture.

Più nello specifico, la commissione ambiente del Parlamento si è pronunciata affinché gli stati membri utilizzino gli introiti legati all’utilizzo delle infrastrutture per prevenire i danni all’ambiente e all’uomo e per finanziare progetti infrastrutturali alternativi.

“Europa in movimento” prevede una prima serie di 8 iniziative legislative riguardanti in modo specifico il trasporto su strada. Si tratta di un settore di particolare importanza, sia perché impiega direttamente 5 milioni di europei, sia perché è all’origine di circa un quinto delle emissioni di gas serra dell’UE. Le proposte miglioreranno il funzionamento del mercato del trasporto delle merci su strada e le condizioni sociali e occupazionali dei lavoratori. Tale miglioramento sarà il frutto di una maggiore attenzione al rispetto delle normative, della lotta alle pratiche occupazionali illecite, del taglio degli oneri amministrativi per le aziende e della precisazione delle norme esistenti, ad esempio per quanto riguarda l’applicazione delle leggi nazionali relative al salario minimo.

La direttiva prevede inoltre che, in futuro, anche i piccoli veicoli commerciali, come camioncini o veicoli assimilabili, siano soggetti alle regole in materia di pedaggio e tachigrafi. I piccoli veicoli commerciali, che fanno sempre di più concorrenza ai camion anche su lunghe tratte, rappresentano anche un pericolo per il traffico su strada, perché il conducente non è tenuto a rispettare alcuna regola in materia di ore di riposo e per questo spesso guida fino all’esaurimento.

Per entrare in vigore, la direttiva dovrà essere ancora votata dalla commissione trasporti e dalla plenaria del Parlamento europeo, oltre che essere negoziata con gli stati membri.

Il voto di oggi è un primo passo importante verso una politica europea del traffico più sostenibile. Per i territori interessati dal corridoio del Brennero, in particolare, viene posta un’importante pietra miliare”, sostiene il parlamentare europeo Herbert Dorfmann.