18/01/2017
Il Senatore Franco Panizza, in qualità di componente dell’assemblea parlamentare NATO, farà parte della rappresentativa italiana che prenderà parte alla cerimonia di investitura di Donald Trump come 45esimo presidente degli Stati Uniti, il prossimo 20 gennaio a Washington.
All’Inauguration Day, così gli statunitensi chiamano il giorno del giuramento, che si svolgerà sulla scalinata ovest di Capitol Hill, sede del Congresso americano, parteciperanno le delegazioni diplomatiche di tutto il mondo. Tra i presenti, i membri di Camera e Senato, i giudici della Corte Suprema, il corpo diplomatico Usa. A seguire la parata e il corteo presidenziale.
“Sarà una giornata speciale, che non si potrà certo dimenticare. Per me – dice Panizza – è un privilegio e un onore essere lì quel giorno, assieme ai rappresentanti di tutto il mondo. Soprattutto sarà l’occasione per testimoniare il forte legame d’amicizia tra l’Italia e gli Stati Uniti, ma anche quello della nostra Provincia, per via dei tanti nostri conterranei che adesso vivono lì. Proprio domani sera avrò un incontro con una loro rappresentanza per un momento d’i ascolto e di confronto su questa nuova fase che gli USA si apprestano a vivere.
Sul nuovo Presidente il mio auspicio, come ho detto anche il giorno della sua elezione, è che certe spigolosità vengano messe da parte e archiviate assieme alla campagna elettorale. Ma soprattutto che quel rapporto d’amicizia e di collaborazione che ha unito da sempre l’Europa e l’America possa continuare anche sotto la sua amministrazione.
L’America è il nostro principale alleato da 70 anni e questi rapporti vanno ben al di là dei colori dei governi o dei nomi dei Presidenti. Per questo, come europei, siamo chiamati a confrontarci con il nuovo Presidente per costruire un rapporto di reciproca fiducia e di collaborazione, nell’interesse e per l’amicizia che da sempre lega tutti i nostri popoli.
Per il resto – prosegue Panizza – è prematuro esprimere un giudizio. Ci sono segnali, che andranno valutati col tempo. Sulla posizione assunta con la Russia, mi sembra – per come si presenta ora – un fatto positivo: se miglioreranno i rapporti, a beneficiarne sarà anche e soprattutto l’Italia.
Mi convincono meno le dichiarazioni che Donald Trump ha fatto sul ruolo della NATO e sull’Europa. Ma qui subentra anche la capacità nostra di fare cambiare idea al nuovo Presidente. In fondo non sarebbe la prima volta. La politica e i rapporti diplomatici servono a questo. Comunque è ancora presto.
L’importante è che anche l’Europa faccia la sua parte. Ma per farlo è necessario superare le timidezze e le incertezze che troppo l’hanno caratterizzata in questi ultimi anni. Magari il Presidente Trump potrebbe essere uno stimolo per riuscirci una volta per tutte.”
18 gennaio 2017