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PATT: prime prove d’intesa per una sinergia autonomista

17/09/2021

In un momento di grande fermento per l’area autonomista, civica e popolare, un altro tassello si va delineando: i vertici della Neva Union Autonomista Ladina e del Partito Autonomista Trentino Tirolese si sono incontrati per confrontarsi su sfide future, progetti politici e sinergie comuni. Ma, soprattutto, per trovare il modo migliore per compattare il fronte autonomista.

L’incontro era stato anticipato da alcuni contatti e l’intesa su obiettivi e capisaldi è parsa da subito buona. “In un panorama politico sempre più fluido, i partiti autonomisti devono riuscire a fare fronte comune per evitare di delegare totalmente il governo delle nostre comunità e della provincia ai partiti nazionali che, come si è visto più volte, hanno testa e cuore a Roma e non sul territorio”. Affermano i direttivi dei due Movimenti.

Ecco perché risulta fondamentale, in questo preciso momento, lavorare ad un fronte per l’Autonomia che rimetta al centro serietà, affidabilità ma, soprattutto, politiche vicine al territorio. Troppe volte si è assistito a slogan intriganti che non hanno portato a nulla. I trentini non vanno presi in giro: i nostri partiti hanno intrapreso un percorso di riflessione e di rinnovamento e ora vogliono essere protagonisti del Trentino del futuro.

Evitare di omologare la nostra Provincia e le nostre comunità al resto d’Italia è indispensabile per un’Autonomia viva, e tale aspetto passa per almeno un paio di passaggi: il primo riguarda l’assetto del governo provinciale. PATT e Neva UAL ribadiscono con forza l’incompatibilità fra partiti nazionalisti e anti-europeisti e le istituzioni autonomistiche: la nostra terra, fondata sulla convivenza fra lingue e tradizioni diverse, non può accettare chi si ispira a ideologie contrarie a questa storia.

L’Autonomia rappresenta la conquista di un popolo unito da molteplici legami storico-culturali, e per questo avente il proprio fondamento nel rispetto e nella valorizzazione delle minoranze, consapevole che la varietà delle culture rappresenta una ricchezza irrinunciabile. Con questo spirito la Neva UAL intende farsi portavoce dei bisogni della comunità Ladina di Fassa, incardinata nel cuore del progetto autonomista e dimostrazione inequivocabile del virtuosismo dell’autogoverno come condivisione di responsabilità.

Il dialogo privilegiato con i rappresentanti di questa “autonomia nell’autonomia” si rivela cruciale per ragionare su di un programma concreto, rafforzando l’area civica e popolare, per mettere al centro le persone e i loro bisogni senza rinunciare all’ambizione di portare avanti in modo originale progetti a lungo termine.

E il secondo passaggio riguarda proprio questi progetti. Neva UAL e PATT, nel loro incontro, si sono trovati concordi nell’individuare i temi cruciali per il futuro:

  • potenziamento dei servizi nelle valli: i cambiamenti della società impongono uno sforzo ulteriore per consentire a chi vive in montagna di poter continuare a farlo anche grazie ad opportunità sempre nuove e adeguate alle esigenze. Il sistema Trentino funziona solo se città e valli sono valorizzate in base alle rispettive potenzialità. Se uno dei due elementi soccombe all’altro a risentirne irrimediabilmente saranno tutti i trentini;
  • mobilità e sostenibilità: perché la montagna non sia periferia, ma cuore pulsante. Perché il territorio rimanga vivo ed abitato servono vie di comunicazione sicure ed adeguate, sostenibili e lungimiranti. Non è pensabile creare autostrade sulle nostre montagne, ma puntare su altri mezzi di trasporto in grado di valorizzare ulteriormente l’ambiente naturale è una scommessa da vincere. Il nostro territorio, se curato, genuino e naturale, è il miglior volano economico;
  • saper anticipare il futuro senza dimenticare le proprie origini: la nostra storia, le nostre tradizioni, le peculiarità delle singole valli (partendo proprio dalle minoranze linguistiche) sono ciò che ci distingue e ci consente di esser attrattivi in campo economico e turistico. Impegnarsi a tutelare e tramandare questo patrimonio non significa guardare indietro, ma affrontare il futuro con sicurezza, consapevolezza e soprattutto con gli strumenti giusti: perché, citando Degasperi, “Le autonomie si salveranno a condizione che si dimostrino migliori dello Stato”. Dobbiamo sempre essere in grado di anticipare le decisioni, non di subirle.
  • fare in modo che nessuno resti indietro: la forza delle nostre comunità è sempre stata nella capacità di cooperare affinché tutti si sentissero partecipi e responsabili del destino comune. Questa caratteristica, presente ancora oggi nelle tante associazioni di volontariato va messa al centro dell’azione politica in modo da innestare e mantenere un percorso virtuoso in cui emerga la comunità e non i singoli interessi.

Neva UAL e PATT – concludono i responsabili dei due Partiti – continueranno nei prossimi mesi i contatti per approfondire queste tematiche e per stilare un programma autonomista in vista delle elezioni provinciali, sempre pronti a dialogare con chi si riconosce in questo percorso. C’è bisogno dell’impegno di tutti per portare serietà, buonsenso e preparazione in politica, pensando anche fuori dagli schemi, in modo nuovo e, soprattutto, consapevoli che il futuro è autonomista!

 

Trento – Val de Fascia, 6 settembre 2021