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Lorenzo Ossanna (PATT): l’importanza della realizzazione del tunnel Bondone Valvestino

04/02/2021

Nella giornata di ieri, a seguito di alcuni rumors giornalistici, che accreditavano come fondata la notizia che la Provincia autonoma di Trento stava ripensando alla realizzazione del Tunnel che collegherà il Comune di Bondone e la Valle del Chiese con il Comune Lombardo di Valvestino.

Il Valore strategico, storico e simbolico di tale opera ha spronato il Consigliere Ossanna a sottoporre attraverso una specifica interrogazione il problema alla Giunta chiedendo chiarezza e tempistica della realizzazione della stessa.

Oltre all’atto formale che seguirà il proprio iter e tempistica, afferma Ossanna: “ ho voluto sottoporre per le vie brevi la questione al Presidente Fugatti, che mi ha rassicurato sul fatto che non sono state previste variazioni sulle intenzioni della PAT in merito”.

Pur rimanendo in attesa della risposta formale, Ossanna è soddisfatto del riscontro informale e ribadisce l’alta importanza dell’opera che “dimostra, oltre ogni possibile critica, che l’Autonomia può e deve lavorare per unire le popolazioni e operare sempre per il bene comune che, a volte deve andare oltre l’interesse territoriale, coniugando il senso di appartenenza al nostro territorio, alle nostre montagne e valli, con la capacità di stringere rapporti e di costruire un futuro fatto di solidarietà.

Di seguito il testo dell’interrogazione:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA N.

 OGGETTO: PROSECUZIONE DELLA REALIZZAZIONE DEL TUNNEL BONDONE VALVESTINO- MAGASA

Nel mese di maggio 2017, dopo lunghi anni di meditazioni, progettazioni e valutazioni la Giunta provinciale, attraverso il suo Assessore di allora Mauro Gilmozzi, firmava un protocollo d’intesa con il sottosegretario del Consiglio regionale lombardo Ugo Parolo nel quale ci si impegnava ad utilizzare i “fondi dei Comuni confinanti” per la realizzazione di un tunnel di 5 chilometri che unisce la Valvestino a Bondone e alla Valle del Chiese.

Si tratta di un’opera simbolo sia per l’attualità dell’esigenza materiale della lotta alla sperequazione, che da sempre penalizza le aree montane, sia dal punto di vista storico,  avvicinerà al comune di Bondone (Trentino), i comuni di Magasa e Valvestino, facenti parte del territorio lombardo in virtù di un provvedimento dell’epoca fascista, che li fece passare dal “Tirolo storico” alla Lombardia.

Un atto che tutt’ora gli abitanti di Magasa e Valvestino combatto in tutte le sedi e a Roma, attraverso petizioni e referendum popolari volti a tornare ad essere Trentini.

Un’opera che dimostra, oltre ogni possibile critica, che l’autonomia può e deve lavorare per unire le popolazioni e operare sempre per il bene comune che, a volte deve andare oltre l’interesse territoriale, coniugando il senso di appartenenza al nostro territorio, alle nostre montagne e valli, con la capacità di stringere rapporti e di costruire un futuro fatto di solidarietà.

Un’opera che va oltre i confini provinciali e tende allo sviluppo di quello che è lo spirito europeo delle regioni dei popoli il cui esempio per eccellenza è l’Euregio che, guarda caso, si fonda proprio sull’impronta di quello che era il Tirolo storico.

L’investimento provinciale si pone come primo obbiettivo quello di valorizzare il sistema montagna, togliendo da un sostanziale isolamento i comuni sopra menzionati, agevolando da una parte le opportunità lavorative e la qualità di vita dei loro cittadini. Una volta realizzata l’opera in pochi minuti potranno essere nella valle del Chiese per servizi, lavoro e altre esigenza di vita quotidiana.

In questi giorni si legge di alcuni interventi volti a bloccare la realizzazione dell’opera ritenendo di poco conto tutte le motivazioni che hanno portato la Provincia Autonoma di Trento e la Regione Lombardia ad accordarsi per realizzarla.

s’interroga il Presidente della Giunta provinciale e l’Assessore competente per chiedere:

  • se vi siano in programma delle modifiche all’intenzione di realizzare l’opera e in caso contrario quale sia il cronoprogramma di realizzazione della stessa.

 

A norma di Regolamento, si richiede risposta scritta.

Trento, 03 febbraio 2021

cons. Lorenzo Ossanna