22/01/2021
Gli autonomisti scendono in campo contro una decisione centralista che danneggia i territori autonomi.
Apprendiamo con sconcerto la decisione del Governo Conte di impugnare la legge provinciale in materia di grandi concessioni idroelettriche. La questione, che si è riproposta più e più volte nel tempo, è tutt’altro che di facciata: l’Autonomia di una terra si sostanzia anche attraverso la gestione dell’energia. Pensare, come sostiene lo Stato, che l’amministrazione centrale sia coinvolta nelle procedure di gara per assicurarne il controllo nazionale è la negazione di ciò che significa autogoverno.
Un territorio autonomo come il nostro può garantire con le proprie Istituzioni e gli strumenti in suo possesso legalità, trasparenza e concorrenza, evitando al contempo di essere ostaggio delle multinazionali.
Sull’acqua e sulle derivazioni idroelettriche ci sarà sicuramente da ragionare, modificando anche la legge provinciale sulle piccole derivazioni idroelettriche che vuole proprorre la PAT e che rischia di togliere un importante fonte di sostentamento per i nostri comuni. Ma questo è il momento di fare fronte comune e di denunciare il preoccupante atteggiamento centralista di un Governo che nei confronti delle autonomie speciali deve assolutamente cambiare passo.
Quella delle grandi concessioni idriche a scopo idroelettrico è una battaglia storica del Partito Autonomista che anche questa volta è pronto a combattere facendo sentire la propria voce.
Trento, 21 gennaio 2021