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Lorenzo Ossanna (PATT): l’isolamento fiduciario sta diventando un grosso problema per le aziende.

29/09/2020

Depositata dal Consigliere Autonomista Lorenzo Ossanna, una mozione che intende impegnare il Consiglio Provinciale ad intervenire per arginare il problema dell’isolamento fiduciario per le famiglie, scuole e aziende.

 

Di seguito il testo della mozione:

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L’ISOLAMENTO FIDUCIARIO STA DIVENTANDO UN GROSSO PROBLEMA PER LE AZIENDE.

 

In questo mese di settembre a livello nazionale si sta assistendo ad un sensibile aumento dei contagi da Covid19. Sul nostro territorio provinciale, fino ad ora, riusciamo a mantenere un tasso basso, rispetto alle Regioni vicine, grazie ad un sistema sanitario che ha dimostrato il proprio buon funzionamento attraverso un’azione di monitoraggio, l’esecuzione di numerosi tamponi e provvedendo ad isolare tempestivamente le situazioni a rischio focolai.

Tuttavia, sta nascendo un problema che potenzialmente potrebbe creare più criticità del Covid stesso; ci si riferisce all’aumento degli isolamenti fiduciari di persone che hanno interagito con persone poi risultate positive al tampone, quali, ad esempio, familiari di bambini in classi poste a loro volta in isolamento fiduciario, persone che per alcuni giorni hanno avuto sintomi influenzali e individui che sono state in stretto contatto con queste ultime. Insomma, ci si aspetta un autunno molto caldo anche perché fra qualche settimana si manifesteranno, come ogni anno, le influenze stagionali.

Le categorie di persone citate sopra, ovviamente, non possono recarsi al lavoro, ma devono richiedere un tampone e comunque stare in isolamento fiduciario per i quattordici giorni canonici. Tuttavia, sembra che tali giorni non siano considerati malattia, ma giorni di ferie o permessi non retribuiti.

È immaginabile che questo, se già ad oggi comporta un sensibile aumento dell’assenteismo dal posto di lavoro, a breve, per alcune aziende, con molta probabilità diventerà un problema insostenibile.

Nell’ascoltare le aziende e le persone sul territorio si percepisce un certo disorientamento di fronte a queste problematiche. Serve senz’altro una comunicazione chiara e precisa ed omogenea su come ci si deve comportare in questi casi, su chi deve rimanere in isolamento fiduciario, su chi e quando deve chiedere tamponi e soprattutto serve trovare una “via urgente” per effettuare un tampone che dimostri l’estraneità al contagio e la relativa possibilità di tornare tempestivamente al proprio posto di lavoro.

Risultati incoraggianti, infine, sono stati ottenuti dall’applicazione della “quarantena attiva” per i lavoratori stranieri in agricoltura; qui la diffusione del contagio ha avuto numeri irrisori rispetto al numero di lavoratori presenti.

Tutto ciò premesso, per evitare potenziali ma purtroppo reali possibilità di chiusura delle aziende per mancanza di manodopera in presenza,

IL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

impegna la Giunta provinciale

  • di far applicare procedure omogenee e certe per tutti i lavoratori che sono venuti a contatto con persone risultate positive e che pertanto si devano mettere, anche volontariamente, in isolamento fiduciario.
  • di creare procedure urgenti con tempistiche certe per l’effettuazione di tamponi ai lavoratori posti in isolamento fiduciario;

 

  • di valutare la possibilità della “quarantena attiva” per alcune tipologie di lavoro nelle nostre aziende.

 

Trento, 26 settembre 2020

cons. Lorenzo Ossanna