28/06/2020
Il Partito Autonomista Trentino Tirolese si unisce alla moglie Luisa, ai figli Volfango e Sebastiano, a tutti i suoi cari e ai suoi tantissimi amici, nel cordoglio per la prematura ed improvvisa perdita di Pino Chiocchetti.
Figlio di Valentino Chiocchetti, fondatore, ideologo e leader dell’Asar, il grande movimento di popolo nato per rivendicare l’autonomia della nostra Regione, Pino fu il primo sindaco autonomista di Rovereto. Ma era anche un valente avvocato, un volontario attento e generoso con chi aveva bisogno, un politico ed un amministratore coerente e di salde convinzioni, un idealista innamorato della sua comunità alla quale si è sempre dedicato. Non a caso i famigliari nella memoria distribuiti al suo ultimo saluto, accanto a due bellissime stelle alpine, hanno usato le parole ”Se ne è andato un amico della Città”.
Pino si era avvicinato al Partito Autonomista e aveva accettato di candidare per le elezioni regionali in un momento in cui la politica stava attraversando il suo periodo peggiore, quello successivo a tangentopoli. Una fase in cui, finita l’egemonia democristiana, gli autonomisti stavano diventando il riferimento politico di un’area che andava ben oltre il loro zoccolo duro e si dovevano assumere la responsabilità di garantire e governare la nostra autonomia speciale e la nostra irrinunciabile potestà di autogoverno. Pur non venendo eletto nel 1993, riportò un ottimo risultato. Con la sua autorevole candidatura contribuì ad allargare il consenso e l’interesse nei confronti del Partito Autonomista. Nel 1995 divenne il primo sindaco autonomista di Rovereto ed il primo eletto direttamente dal popolo. Sebbene lo rimase per pochi mesi, fu molto stimato e apprezzato e ricordato come un vero “sindaco di tutti”.
Pino era anche un appassionato e competente conoscitore della storia, delle leggi e delle regole che sono alla base della nostra autonomia. Una autonomista rigoroso ma aperto e privo di pregiudizi ideologici, cordiale, simpatico anche nella sua sottile ma rispettosa ironia, un uomo di profonda cultura, ma soprattutto disponibile e generoso con tutti.
Un pensatore libero e fuori dagli schemi, il cui esempio ci richiama alla necessità di credere nel grande patrimonio di valori, di ideali e di responsabilità dell’autogoverno a cui la nostra Autonomia ci mette ogni giorno di fronte.
Così, con sincera stima e profonda riconoscenza, gli autonomisti di Rovereto e dell’intero Trentino lo vogliono ricordare, insieme alle persone che gli volevano bene, nell’ultimo rispettoso e semplice saluto: ciao Pino!