01/06/2020
Far diventare San Romedio patrimonio dell’UNESCO, è un pensiero che molte persone hanno fatto, cittadini della Val di Non e turisti consapevoli della bellezza e dell’unicità di questo luogo.
Il Santuario di San Romedio è una delle mete turistiche e di pellegrinaggio della Val di Non, con la sua struttura particolare simbolo della migliore arte medioevale. È immerso in una stupefacente cornice naturale che rende le passeggiate per arrivare dal Santuario uniche e molto apprezzate da tutti i fedeli che si recano a San Romedio. In particolare, il sentiero nella roccia che parte da Sanzeno è uno fra i luoghi più fotografati e “condivisi” della Valle sui social.La proposta di Demagri è una suggestione che trova l’appoggio di molti e che già in passato aveva visto interessarsi al tema anche l’allora Consigliera provinciale Caterina Dominici.
“Sarebbe un giusto riconoscimento per un luogo che è nel cuore degli abitanti della Val di Non come pochi altri, che ha una storia importantissima sia dal punto di vista culturale che religioso. Basti pensare a quanti fedeli si recano ogni anno al Santuario, percorrendo i 131 scalini che conducono al punto più alto, pregando e lasciando i propri ex voto”.
San Romedio non è solo famoso per la propria magnifica architettura, ma anche per la storia che lo contraddistingue. La figura del Santo Romedio è infatti fra le più raccontate. Non esiste persona in Val di Non che non conosca la leggenda del vecchio eremita che diretto a cavallo a Trento incontrò un orso, che sbranò il suo equino, ma da quel momento, grazie alla capacità dell’uomo di rendere mansueto l’orso, quest’ultimo si lasciò cavalcare fino a Trento.
La leggenda è molto nota che grazie al fatto che nel recinto adiacente al Santuario vive un orso (in alcuni periodi del passato anche più di uno), che attrae molti turisti e che viene accudito con dedizione da Fausto Iob.
“Chiediamo alla Provincia – conclude Demagri – anche alla luce degli investimenti fatti per ristrutturare questo stupendo Santuario e che ne fanno al giorno d’oggi un gioiello anche dal punto di vista della conservazione, di agire con la collaborazione dell’Arcidiocesi di Trento, con i Comuni di Predaia, Sanzeno e Romeno, con la Comunità della Val di Non e l’Azienda per il turismo di valle, di avviare presso l’UNESCO l’iter per il riconoscimento del Santuario di San Romedio quale “Patrimonio dell’Umanità”. Sarebbe un segnale bellissimo.”