23/05/2020
Un’interrogazione depositata dal Consigliere Autonomista Lorenzo Ossanna porta all’attenzione il tema della sicurezza dei dipendenti pubblici sul posto di lavoro.
Con l’inizio della Fase 2 anche il personale nel pubblico potrebbe gradualmente rientrare, con tutte le cautele del caso, alla normalità. La qualità dell’aria indoor negli ambienti lavorativi, indipendentemente dagli effetti sulla salute, ha un’importante influenza sulle prestazioni e sul benessere ambientale del dipendente.
Qualità dell’aria garantito dalla ventilazione naturale e da quella meccanica controllata (VMC) dove però è fondamentale che il ricambio d’aria deve avvenire necessariamente dall’esterno e non con ricircolo interno.
“Serve da subito – afferma il Consigliere Autonomista Lorenzo Ossanna – controllare e monitorare tutti gli impianti di VMC esistenti acquisendo le informazione sul loro funzionamento (es. controllo dell’efficienza di funzionamento, perdite di carico, verifica del registro di conduzione, tempi di scadenza della manutenzione, tipologia di filtro installato, interventi programmati ecc.). Questo al fine di permettere in sicurezza la ripresa dei lavori negli uffici”.
Di seguito il testo dell’interrogazione.
Oggetto: RIAPERTURE E CONTROLLO DEGLI UFFICI PUBBLICI
L’inizio della Fase 2 ha significato una lenta ripresa della normalità. Un processo costante che ci vede tutti impegnati nel contrastare, con un comportamento rispettoso delle norme di sicurezza, il Covid19. Oltre al comportamento rispettoso chiesto alla cittadinanza lo Stato, le Regioni e le Provincie hanno realizzato protocolli di sicurezza che stanno interessando tutti i settori economici sia pubblici sia privati. Ogni azienda ha l’obbligo di tutelare la sicurezza dei propri dipendenti e quest’obbligo, ovviamente, spetta anche allo Stato nei confronti della Pubblica Amministrazione. Gli uffici pubblici sono stati tra i primi ad adottare la forma dello smart – working, questo per evitare che i servizi fondamentali venissero a mancare. Ora, con l’inizio della Fase 2 anche gli uffici pubblici potrebbero tornare, con tutte le cautele del caso, alla normalità. Per fare questo è fondamentale che gli uffici possano garantire l’attuazione delle norme di sicurezza per gli impiegati. Tra le più importanti la possibilità di avere garantito il ricircolo d’aria all’interno degli uffici. Purtroppo non tutti gli uffici pubblici possono garantire un ricircolo d’aria e per questo motivo non possono garantire un rientro in sicurezza dei dipendenti. Fondamentale, a questo punto, sarebbe attuare un monitoraggio di tutti gli uffici pubblici in modo da poter trovare soluzioni adeguate alla salute degli impiegati.
Tutto ciò premesso, s’interroga il Presidente della Giunta provinciale e l’Assessore competente per sapere:
– se è stato eseguito un controllo degli uffici pubblici per stabilire se questi rispettino le norme di sicurezza contro il contagio da Covid19;
– quando e come gli impiegati che lavorano in uffici privi di ricircoli d’aria possano tornare a lavorare.
A norma di Regolamento, si richiede risposta scritta.
Compodenno, 20 maggio 2020
Cons. Lorenzo Ossanna