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Ugo Rossi (PATT): incentivazione del lavoro stagionale in agricoltura con il coinvolgimento di persone in stato di disoccupazione

28/04/2020

L’emergenza sanitaria connessa all’epidemia renderà difficile il reperimento della manodopera agricola, necessaria per lo svolgimento delle operazioni colturali, in particolare di quelle autunnali.
Infatti, la limitazione agli ingressi in Italia e l’obbligo di quarantena al rientro nel Paese d’origine rischiano di aggravare il problema del reperimento della manodopera, particolarmente sentito dalle realtà agricole del Trentino.

Le operazioni di raccolta della frutta richiedono un considerevole numero di lavoratori, che vengono occupati per un breve periodo, compatibilmente con il ciclo biologico delle diverse varietà di frutta coltivate.

Si stima che in Trentino il comparto agricolo abbia un fabbisogno di circa 25.000 lavoratori stagionali, garantito in passato dall’arrivo di manodopera estera.

In questo momento di grave crisi economica e occupazionale la Provincia deve fare la propria parte per andare incontro alle esigenze delle aziende agricole, favorendo l’incontro tra la domanda di lavoro e l’offerta. Perseguendo questo obiettivo, l’ente pubblico ha il compito di coinvolgere le persone in stato di disoccupazione, favorendo il loro reinserimento nel mondo del lavoro, seppur per un periodo limitato.

L’occupazione per un breve periodo, con chiamata dalle liste dell’Agenzia del Lavoro, non dovrà tuttavia pregiudicare il sostegno al reddito e i sussidi economici attribuiti ai lavoratori coinvolti, in modo tale da non disincentivare l’occupazione stagionale in un periodo in cui il loro apporto è fondamentale per l’economia trentina.
La particolare situazione potrebbe essere un’occasione per rilanciare l’occupazione dei disoccupati di lungo periodo (da almeno 5 mesi), ma anche dei disoccupati residenti in Trentino con un’età di almeno 40 anni. Proprio a favore di queste categorie nel 2018 la Provincia aveva istituito il Reddito di attivazione al lavoro (REAL), intervento sospeso dal primo gennaio 2020.

Proprio per queste motivazioni sarebbe importante che la Giunta si impegnasse per favorire l’incontro della domanda e dell’offerta di lavoro in relazione alle occupazioni stagionali del settore agricolo, coinvolgendo persone in stato di disoccupazione, ciò al fine di compensare la riduzione della manodopera estera. Inoltre. bisognerebbe predisporre un intervento analogo al reddito di attivazione al lavoro (REAL), con la specifica finalità di incentivare il lavoro stagionale anche da parte di quei soggetti che sono destinatari di sussidi economici da parte dello Stato e della Provincia.

Cons. Ugo Rossi, Cons. Michele Dallapiccola, Cons. Paola Demagri