04/09/2019
Mai caduti così in basso. L’attacco alle badanti straniere nelle Case di Risposo, da parte del Governatore Fugatti sul palco di un tendone a Pinzolo, è un attacco a tutte le donne e a tutte le famiglie trentine che stanno faticando per sostenere un carico di lavoro e di cura sempre più gravoso.
Le badanti degli anziani presso le Case di Riposo, che il governatore in modo dissennato dice di voler eliminare, sono infatti tutte pagate dalle famiglie trentine affinché assistano, a volte anche 24h, i propri cari. Altre, tra cui richiedenti d’asilo, fanno parte di gruppi di volontariato sempre più carenti di persone disponibili, visto il numero sempre più elevato di persone anziane bisognose di assistenza sul nostro territorio. Anziché sparare contro le soluzioni ai problemi, il governatore Fugatti, davanti ad una folla di veneti e di pochissimi trentini, a Pinzolo ha voluto umiliare un servizio tra i più delicati e avanzati in Italia: ogni persona che fa volontariato o assista un anziano in Case di riposo, infatti, viene guidato e preparato dagli operatori, proprio per dare garanzie agli assistiti, sull’igiene, la somministrazione di cibo e medicinali. Un servizio cresciuto e diventato cultura dell’assistenza per l’anziano, di cui tutti dobbiamo andare fieri. Vedere il nostro governatore svendere così il nostro modello, sul piatto di una propaganda giunta a fine corsa – perché è chiaro che un partito giunto al governo che decide di mollare così, di fronte alla fatica, alle difficoltà e alla prova dei risultati, non è una forza capace di governare.
Ai nostri cittadini, invece, va detto che il numero degli anziani in Trentino sta aumentando e che, dunque, questo servizio di assistenza dovrà essere garantito a tutti e migliorato sempre più, con adeguata preparazione soprattutto culturale per chi assisterà i nostri cari. Con un grazie a chi lo sta facendo. Chi entra nelle nostre case, sta vicino ai nostri anziani, non è straniero, ma vive insieme a noi.
On. Emanuela Rossini