03/09/2019
Sabato 31 agosto il Presidente della Provincia Maurizio Fugatti, intervenendo a Pinzolo alla festa della Lega Salvini, ha dichiarato:
«Prima di entrare una signora mi ha detto: “presidente la ringrazio perché nella casa di riposo del mio comune fino a 7–8 mesi fa c’erano come assistente anche alcuni richiedenti asilo, poi siete arrivati voi e questi non ci sono più”».
E’ evidente che lo ha fatto per cercare l’approvazione dei presenti e per compiacere il suo capo politico, al quale infatti ha attribuito il merito del relativo cambiamento.
Senza giudicare simili dichiarazioni, che peraltro si commentano da sole, si profila ora la necessità di fare chiarezza.
Se il Presidente della Provincia ha dichiarato che ora non ci sono più profughi che fanno volontariato nelle case di riposo, ciò significa che egli è a conoscenza di tutti i casi ove questa eventualità si sia verificata e di tutti i casi in cui non si verifica più!
E’ infatti preciso dovere di chi ricopre la massima carica istituzionale della nostra Autonomia Speciale quello di documentare le proprie argomentazioni, anche quando sono fatte in un contesto politico come quello di una festa di partito, dove peraltro proprio in virtù del proprio ruolo l’interessato ha citato provvedimenti presi nell’attività di governo.
Pertanto si interroga il Presidente della Provincia per sapere
1.in quante e quali case di riposo fossero presenti profughi o richiedenti asilo che svolgevano attività di volontariato negli anni dal 2013 al 2018;
2. in quante e in quali case di riposo siano stati allontanati i richiedenti asilo o profughi che svolgevano attività di volontariato;
3. quando si sia verificato il predetto allontanamento.
A norma di regolamento si richiede risposta scritta.
Trento, 3 settembre 2019
Consiglieri Ugo Rossi, Michele Dallapiccola, Paola Demagri e Lorenzo Ossanna