26/07/2019
Il cuore del Decreto Sicurezza bis è una criminalizzazione di chi fa soccorsi in mare, nel rispetto delle convenzioni internazionali e supplendo all’assenza di un piano sistematico di gestione dei flussi migratori in ordine al quale il Decreto non propone alcuna soluzione in merito.
Non si sta, infatti, procedendo a fare accordi con i paesi d’origine per i rimpatri né si partecipa ai vertici UE per portare le nostre istanze. Il tutto mentre è in atto un confronto aggressivo e ricattatorio nella maggioranza che non si è mai visto in Parlamento. Alimentare un clima di ansia e di conflitto nel paese non aiuta a renderlo sicuro.
Lo ha ricordato oggi il Presidente Mattarella affermando che ‘ le istituzioni della nostra Repubblica hanno bisogno di un clima di fattiva collaborazione, per decisioni sollecite e tempestive’.
Il fenomeno migratorio va affrontato a livello europeo, nelle sedi appropriate e con la massima serietà.
È urgente un’azione diplomatica e politica – conclude la deputata Emanuela Rossini (PATT) – che faccia leva sull’emergenza e che porti a un coordinamento di politica europea sull’immigrazione.