07/10/2018
“Complessivamente nella Prima Guerra Mondiale sono morti oltre 10 milioni di soldati e oltre 7 milioni di civili, per un totale di oltre 17 milioni di vittime, quasi il 2 per cento nell’Europa di allora. Tutto questo per ricordare che, quando si parla di guerra, c’è poco da celebrare perché nelle guerre non vince nessuno, perdono tutti, sempre. E per quanto riguarda il nostro territorio, non dobbiamo dimenticare cosa è accaduto ai confini e sui confini del nostro Paese, dove cantar vittoria evoca ancora memorie dolorose.
Così hanno dichiarano i deputati PATT-SVP Emanuela Rossini, Renate Gebhard, Manfred Schullian e Albrecht Plangger nella dichiarazione di voto che li ha visti votare contro la mozione di Fratelli d’Italia ed astenersi sulle altre relative al Centenario della Grande guerra discusse alla Camera.
“Una posizione giusta, necessaria ed opportuna – sottolinea la deputata trentina del PATT Emanuela Rossini – perché nella mozione presentata da FdI e votata dal governo a distanza di cento anni si incita ad un patriottismo e ad una divisione tra le vittime che lascia sbigottiti. Mi chiedo poi come si possa essere autonomisti e sentirsi trentini senza ricordare che sul nostro territorio la comunità era lacerata su due fronti. C’era chi parlava italiano e aveva la divisa austriaca e doveva combattere contro chi pur parlando italiano vestiva la divisa italiana”. “Una situazione drammatica – continua la Deputata PATT Emanuela Rossini – e paradossale come lo è la guerra, mi risulta difficile comprendere come gli altri deputati trentini in Aula abbiano ritenuto opportuno votare questa mozione. A loro non posso che suggerire di leggere le toccanti pagine di letteratura che Mario Rigoni Stern ha dedicato alle vicende della Grande Guerra sul nostro territorio”.
On. Emanuela Rossini