07/09/2018
Il Consiglio dei Ministri ha impugnato le leggi di Trento e di Bolzano che prevedono la possibilità per i nostri territori di poter gestire, in accordo con gli Organismi nazionali, la problematica dei grandi carnivori, prevedendone anche l’abbattimento in caso di accertata pericolosità.
Dallo scorso 12 luglio l’Assessore Provinciale del PATT Michele Dallapiccola aveva incontrato il ministro Costa per aprire il dialogo su una problematica che sta provocando forte malcontento e diffuse proteste sul nostro territorio e per spiegare le ragioni a sostegno della nostra legge provinciale. L’Assessore ha sottolineato l’importanza del mantenimento della biodiversità sulle nostre montagne, ma allo stesso tempo la priorità di dare garanzie di sicurezza e prospettive a chi ci vive e lavora. Lo stesso Dallapiccola ha sottolineato che la normativa non vuole essere incentrata su un abbattimento generalizzato dei grandi carnivori, ma su una gestione responsabile della problematica. L’abbattimento deve essere autorizzato solo nei confronti dei soggetti di elevata pericolosità, al fine di garantire una possibile convivenza dell’uomo con i predatori e la salvaguardia della fauna alpina autoctona.
Purtroppo, le ragioni dell’Assessore Dallapiccola e le pressioni dei Presidenti Rossi e Kompatscher non hanno sortito l’effetto sperato. Infatti, ieri il Consiglio dei Ministri ha deciso di impugnare le leggi delle due Province, rivendicando in capo allo Stato il potere di decidere anche per le nostre Autonomie.
Il PATT, prendendo atto di quanto accaduto ieri, chiede con forza di rivedere la posizione e di aprire il prima possibile una trattativa seria che coinvolga le nostre Istituzioni autonomistiche e rispondere alle legittime preoccupazioni dei nostri territori. Il nostro obiettivo non è quello di cercare facili polemiche elettorali, ma di garantire sicurezza e prospettive a quanti vivono e lavorano nei territori di montagna.
Per tutta la campagna dell’elezioni nazionali, i Leghisti hanno promesso a tutti che non appena eletti a Roma avrebbero immediatamente previsto la possibilità di abbattere i lupi e gli orsi pericolosi. Anche su queste promesse hanno ottenuto il voto. Il Governo che hanno votato a Roma, però, ha agito in senso contrario, accentrando le competenze sullo Stato e respingendo le richieste avanzate a larghissima maggioranza dai nostri Consigli Provinciali.
La campagna elettorale nazionale è finita ed è iniziata quella per le provinciali. I Trentini hanno constatato l’incapacità della Lega di mantenere le promesse. Speriamo che nelle prossime elezioni provinciali non si facciano ingannare.
Il PATT continuerà a sostenere la nostra legge sui grandi carnivori, coerente con gli impegni assunti. Alle facili promesse e ai proclami nei bar e nelle piazze, rispondiamo con i fatti e le responsabilità.