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Simone Marchiori (PATT): Autonomia solo a parole

07/09/2020

Di seguito, riportiamo integralmente l’intervento del Segretario politico del PATT Simone Marchiori sul quotidiano Adige pubblicato il giorno lunedì 07 settembre 2020.

In occasione della Giornata dell’Autonomia il presidente della Provincia, Fugatti, ha lanciato nel suo discorso alcuni messaggi importanti: “è necessario dare nuovo vigore al regionalismo, evitando le spinte di un nuovo centralismo”, “trovare nuovi spazi per mettere al centro i territori”.

Ragionamenti preziosissimi, fondamentali per la nostra terra autonoma, che come PATT saremmo pronti a fare nostri partecipando attivamente alla loro realizzazione.

Peccato, però, che le parole del Presidente appaiano più come frasi di circostanza, anziché dei veri e propri intenti programmatici. E ciò soprattutto alla luce di numerosi e recenti avvenimenti: citando solo l’ultimo in ordine cronologico, viene da chiedersi se Fugatti sia afflitto dalla sindrome del “dottor Jekyll e mister Hyde”. Non si spiega altrimenti la sua presenza, solamente due giorni prima della festa dell’Autonomia, sul palco con Salvini (noto per le sue idee nazionaliste), mentre il presidente del Sudtirolo, Kompatsher, conduceva a Roma, in solItaria, l’ennesima trattativa sull’A22.

Ma questo atteggiamento è ormai una costante nella gestione della Provincia dall’ottobre 2018 in avanti. Basti pensare alla gestione della problematica dei grandi carnivori: nonostante una legge avvallata anche dalla Corte costituzionale consenta alla nostra autonomia la gestione di lupo e orso si continua ad attendere l’avvallo del ministero. E l’elenco potrebbe continuare su sanità, scuola, università…

Proprio sull’università Fugatti, sempre nel suo discorso in occasione del 5 settembre, cita come esempio di autonomia dinamica l’istituzione di medicina a Trento. Peccato che se fosse stato per lui avremmo qui l’università di Padova invece della nostra università.

Solo grazie alla lungimiranza e alla pronta reazione del rettore Collini è stata salvata l’autonomia del nostro ateneo e con essa in definitiva la stessa autonomia speciale, che Fugatti aveva già svenduto e calpestato.

Insomma, le intenzioni sono buone, almeno a parole, ma non sono seguite dai fatti. Fossimo a scuola si direbbe “lo studente è bravo ma non si applica”… E il problema è che ne va del futuro nostro e della nostra terra.

Per l’ennesima volta, come Partito Autonomista ci troviamo a denunciare un atteggiamento preoccupante, sperando che arrivi una presa di coscienza da parte di chi è chiamato in questo momento a prendere delle decisioni sull’Autonomia e non a subirle.

Trento, 06 settembre 2020

Simone Marchiori

Segretario politico PATT