Per offrirti una migliore esperienza di navigazione, il sito utilizza dei cookies. Continuando la navigazione nel sito autorizzi l'uso dei cookies.

PATT: preoccupazione per l’incertezza sulla finanza pubblica provinciale

09/07/2019

A prescindere dalle singole scelte, su cui torneremo in commissione e in aula con proposte emendative, la prima cosa che tutti devono sapere è che la manovra di assestamento si basa su una situazione di incertezza della finanza pubblica provinciale.
Le scelte già’ operate dal governo nazionale in materia fiscale (flat tax partite iva e altre) hanno già determinato un danno per Il bilancio della provincia che ammonta a circa 80 milioni di euro di minori entrate a partire dal prossimo anno.
Ora, di fronte alle nostre ulteriori preoccupazioni sulla tenuta dei bilanci a causa della annunciata flat tax nazionale sulle famiglie (che comporta minori entrate per 120 milioni) e per la trasformazione del bonus Renzi in agevolazione fiscale (che comporta minori entrate per 80 milioni) Fugatti conferma che la flat tax è cosa buona perché ridurre le tasse è sempre positivo!
Peccato che nel DEFP si dice l’esatto contrario ciò che si tratta di un danno.
A dimostrazione scrive sempre nel DEFP, e lo ribadisce anche in commissione, che ci vuole un accordo con lo Stato per ridurre gli effetti negativi di queste misure statali sulle nostre entrate, sconfessando subito la supposta positività!
Gli abbiamo poi chiesto se il governo del cambiamento intende confermare o meno i pacchetti di riduzione fiscale per cittadini e imprese che ora sono nel nostro sistema e che valgono circa 200 milioni di euro di sconti fiscali.
Fugatti ha risposto di sì che possiamo stare sereni. Noi siamo serenissimi ma il Trentino può esserlo?
Fugatti ci ha fatto capire di avere l’intenzione di eliminare la agevolazione per i redditi bassi sulla addizionale Irpef per un valore di 24 milioni che era stata introdotta nel 2015 liquidandola come misura che produce l’effetto di un caffè’! Non ci ha ovviamente spiegato come intende eventualmente usare quelle risorse e nemmeno lo scrive nel DEFP. Insomma, una situazione di grande confusione che rischia di pesare sulla fiducia di imprese e famiglie rallentando investimenti e consumi in un contesto di economia in discesa già molto preoccupante.

Gruppo consiliare Patt
Ugo Rossi