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Valdastico a Rovereto Sud: un danno per la Valsugana!

03/04/2019

Da molti anni in Trentino e in Veneto si discute se realizzare o meno un collegamento autostradale fra i due territori. Nella scorsa legislatura, precisamente in data 1 giugno 2015, il Presidente della Provincia di Trento formalizzava al Ministro dei Trasporti la disponibilità della Provincia di Trento a valutare un’eventuale proposta di approfondimento per l’individuazione di un corridoio e quindi la partecipazione a un percorso per valutare se vi erano le condizioni per raggiungere l’intesa ai sensi dell’art. 19 norma di attuazione dello Statuto di cui al DPR n. 381 del 1974 e dall’art. 1 comma 1, legge 443 del 2001. Tale disponibilità, espressa dalla Provincia di Trento, era subordinata a queste condizioni e requisiti: che le opere si configurino come interscambio territoriale con il Veneto e in tale prospettiva siano funzionali all’alleggerimento del traffico nella zona dei laghi e dell’Alta Valsugana e di Trento e che parallelamente, devono essere previste limitazioni al fine di direzionare il traffico pesante sulla nuova arteria, favorendo la salvaguardia dell’areale ambientale della Bassa Valsugana. Successivamente è stato poi costituito il Comitato Paritetico interistituzionale, fra Ministero, Provincia autonoma di Trento e Regione Veneto che ha poi concluso il suo mandato formalizzando, in data 9 febbraio 2016, un documento che descrive uno scenario di comune interesse. Il documento è stato sottoscritto per la Regione Veneto dall’assessora De Berti e per il Trentino dall’assessore Gilmozzi
Lo scenario condiviso consiste:
– nel corridoio d’interconnessione infrastrutturale della Valle dell’Astico, la Valsugana e la Valle dell’Adige, che in territorio trentino si contestualizza anche come un collegamento tra viabilità ordinarie e segnatamente, tra la SS 47 “della Valsugana” e la SS 12 “dell’Abetone e del Brennero”, e che presenta ricadute positive nel contesto dei territori interregionali.

Tale scenario prevede:
– un’ottimizzazione dei collegamenti tra la SS47 della Valsugana e SS 12 del Brennero in provincia di Trento in prossimità di località Mattarello/Trento Sud; -un efficientamento dei collegamenti che percorrono la Valsugana in territorio Veneto;
– interventi sulla SS47 della Valsugana che risolvano le criticità presenti nel territorio veneto. È evidente che l’accordo così descritto e così raggiunto si basava sulla necessità assoluta di realizzare un’opera che desse risposta alle esigenze del Veneto ma che nello stesso tempo rispondesse a quelle del Trentino e quindi in primis della Valsugana : impedire un incremento di traffico in ingresso nel territorio trentino sulla SS 47 a Grigno ed alleggerire il traffico nel tratto Laghi – Trento della stessa SS 47. A seguito dell’ accordo, recepito dal CIPE, e attraverso il lavoro e il confronto dentro il comitato di coordinamento fra i soggetti interessati e il Ministero per studiare le varie ipotesi di applicazione dello scenario concordato, nell’estate del 2018 la società A/4 ultimava la redazione dello studio di fattibilità e di tutta la documentazione necessaria per attivare le procedure di partecipazione a livello territoriale previste dalle norme in vigore. Più volte in questi mesi il Presidente della Provincia Fugatti ha dichiarato di preferire una soluzione che prevede un collegamento autostradale lungo la Valdastico, con uscita a
Rovereto Sud e di aver per questo impostato uno studio di fattibilità. Allo stesso tempo il Presidente della Provincia Fugatti ha dichiarato di voler realizzare le quattro corsie su tutta la Valsugana. È assolutamente evidente che un simile scenario non solo non risolve i problemi del carico di traffico di attraversamento, già oggi particolarmente rilevanti lungo la Valsugana, ma finirà per peggiorare la situazione. Infatti, il collegamento autostradale attraverso la Valdastico con sbocco a Rovereto Sud non sarà assolutamente attrattivo per il traffico, in particolare pesante, che dal Veneto si indirizza, passando dal Trentino, verso il Brennero. Questo per la maggiore distanza rispetto al percorso via la Valsugana e per il costo del pedaggio autostradale. Se poi si aggiunge la presenza delle 4 corsie in Valsugana la preferenza per quel percorso sara’ ancora più forte e non sarà certo la istituzione di una (peraltro fantomatica perchè vietata) vignetta a scoraggiare l’utilizzo di un percorso comodo e molto più corto. La soluzione delineata dal presidente Fugatti penalizza quindi la Valsugana in termini di carico del traffico, che inevitabilmente aumenterà in modo esponenziale e oltretutto non prevede nessuna modalità per togliere il traffico dalla zona dei Laghi ( Levico e Caldonazzo). Perchè si preferisce una soluzione che aggrava i problemi della Valsugana? Le motivazioni non sono state spiegate se non con la generica affermazione che uno sbocco a Rovereto sud può portare “ benefici allo sviluppo della Val Lagarina”. E’ assolutamente necessario rivedere una simile impostazione e ripristinare subito il principio che sta alla base dell’accordo raggiunto tre anni fa con la Regione Veneto: il principio per cui un collegamento Veneto-Trentino deve avere la funzione di liberare la Valsugana dalla morsa del traffico in ingresso a Grigno e di toglierlo dalla zona dei Laghi.

Siamo ancora in tempo e chiediamo a Fugatti di fermarsi e riflettere bene, per il bene della Valsugana e del Trentino.

GRUPPO CONSILIARE PATT