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Valdastico: meglio la proposta del PATT !

10/12/2018

di Roberta Bergamo, Presidente della Sezione PATT di Pergine Valsugana

Dopo aver letto l’ennesima dichiarazione del Presidente Fugatti sulla Valsugana a 4 corsie e sulla Valdastico, rimango sconcertata valutando costi e benefici di questo progetto rispetto a quello già studiato, analizzato e predisposto dalla commissione paritetica, al cui tavolo sedevano i governatori Zaia e Rossi e il Ministro Delrio.

In questi cinque anni si è lavorato molto per arrivare ad una proposta seria e concreta da sottoporre ai Trentini, per rispondere alle esigenze del Veneto portando anche benefici ai Trentini. Qui invece viene proposta un’ulteriore arteria di traffico, che non risolve i problemi ma li raddoppia.

Questa proposta è l’ennesima prova di quanto per alcuni politici conti di più la propaganda elettorale della fattibilità delle opere. Si propone una Valsugana a 4 corsie, senza tuttavia avere uno studio su tempi, costi, finanziamenti. Come se l’obiettivo fossero i titoli sui giornali e il consenso, invece del benessere delle persone.

Tracciati, tempistiche, costi, coperture finanziarie, ricadute sul territorio: queste sono le domande a cui i cittadini hanno diritto di ricevere una risposta seria e concreta, con dati alla mano e non supposizioni.

Sarebbe sicuramente meglio lavorare sulla proposta già esistente, proseguendo nel percorso verso la ricerca di una soluzione al problema di viabilità che indubbiamente interessa la Valsugana e non solo, dimostrando serietà e non inseguendo semplicemente il consenso.

La soluzione già prospettata dalla Giunta precedente aveva i vantaggi di essere concordata sia con la A4 che con la Serenissima, di togliere il traffico pesante dalle strade che costeggiano i laghi di Levico e Caldonazzo e di non appesantire ulteriormente il traffico tra Pergine e Trento, con un costo dal punto di vista paesaggistico e ambientale inferiore grazie anche allo sviluppo e all’elettrificazione della ferrovia della Valsugana, a beneficio anche dei tanti pendolari. Un progetto sicuramente già noto al Presidente Fugatti, che in questi anni sedeva nei banchi del Consiglio provinciale, seppure all’opposizione.

La vera novità della proposta era nell’allargamento della visione progettuale, che dalla sola Valdastico arrivava a comprendere il futuro dei trasporti in tutta la Valsugana e non solo. Un progetto che non si dovrebbe scartare a priori, ma analizzare e portare alla discussione presso le amministrazioni comunali e le comunità interessate prima di imporre una nuova soluzione, riportando di fatto la discussione indietro di anni.

Noi residenti in Valsugana abbiamo a cuore il problema della viabilità, ma non per questo dobbiamo essere sottomessi ad una scelta politica propagandistica e autoritaria come quella che si sta cercando di imporre! Il Patt continuerà il suo impegno affinché non sia preclusa la libertà di scelta dei cittadini e affinché le opere proposte siano effettivamente realizzabili e foriere di positive ricadute sul territorio. Il futuro che vogliamo non è diventare semplicemente una zona di passaggio verso zone più appetibili, ma poter godere di un territorio che pur essendo ricco di collegamenti rimanga una meta turistica e di produzione agricola d’eccellenza.