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L’appello del PATT per il ripristino della ronda notturna in Vallagarina e Alto Garda

05/05/2018

Dopo l’eliminazione del turno notturno della Polizia in Vallagarina e Alto Garda, i Coordinatori locali del PATT chiedono una soluzione al problema in tempi brevi.

Il Questore di Trento Massimo D’Ambrosio ha infatti comunicato in questi giorni che per la carenza di personale si è deciso di allungare il turno serale di un’ora della Polizia Stradale in Vallagarina ed Alto Garda cancellando, invece, quello notturno. Una scelta che non dipende però dalla Questura di Trento, visto che le risorse per presidiare il territorio provengono da Roma.

I rappresentanti locali del PATT hanno subito manifestato preoccupazione nell’apprendere che le nostre comunità verranno private di un presidio notturno fondamentale per garantire la tranquillità e la sicurezza dei nostri territori già periodicamente presi di mira da ladri e delinquenti nelle ore notturne.
Anche se i dati in possesso della Procura mostrano un quadro sostanzialmente non allarmante, la percezione della sicurezza in questi ultimi anni è drasticamente calata, questo anche perché una certa politica, quella leghista, ha cavalcato molto il tema della delinquenza enfatizzandone la portata con il risultato che la popolazione è impaurita, ancora di più dopo la notizia dell’assenza notturna delle volanti della Polizia.

I coordinatori del PATT Lorenzo Conci e Carlo Pedergnana, consapevoli che la situazione non è da imputare a scelte locali, ma al mancato reintegro degli agenti che hanno raggiunto l’età della pensione, chiedono quindi a tutta la politica di attivarsi, facendo appello in particolare agli onorevoli e senatori trentini eletti in Parlamento affinché si facciano carico del ripristino della ronda notturna in Vallagarina e in Alto Garda. Servirebbero nuove risorse e un concorso per assumere il personale necessario.

Chiediamo in maniera particolare ai parlamentari leghisti, che della sicurezza fanno da sempre la loro bandiera, di non latitare di fronte ad una problematica concreta che di certo non è imputabile alla Questura che, ovviamente, deve fare i conti delle forze umane di cui dispone.
E’ chiaro che la questione va risolta nelle sedi romane e quindi restiamo in attesa di vedere all’opera, nel concreto, i parlamentari trentini per sistemare al più presto questa situazione.
E lo facciamo rimarcando la forte preoccupazione e facendo nostri i timori delle nostre comunità. 
Chiediamo venga quanto prima garantito un numero minimo di personale in dotazione alla Questura che possa consentire di ristabilire le ronde notturne, per non privare la Vallagarina e l’Alto Garda di un presidio fondamentale e indispensabile per la sicurezza collettiva.” così 
Lorenzo Conci, Coordinatore PATT della Vallagarina, e Carlo Pedergnana, Coordinatore PATT Alto Garda e Ledro.