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A Rovereto una serata per dire no a bullismo e cyberbullismo

19/03/2018

Il Gruppo consiliare del Partito Autonomista Trentino Tirolese organizza venerdì 10 aprile, alle ore 20.30, presso l’Auditorium del Centro Civico Brione di Rovereto una serata informativa sulle tematiche del bullismo e cyberbullismo, fenomeni purtroppo in grande espansione anche nella nostra Provincia.

L’incontro “Difendiamo i nostri figli dal bullismo 3.0 – Evoluzione del fenomeno: dai banchi di scuola al furto di identità sui Social!” ha come finalità quella di sensibilizzare i genitori, gli insegnanti e i giovani su tali fenomeni, offrendo loro strumenti e indicazioni pratiche per riconoscerli e prevenirli. Lo psicoterapeuta dott. Nicola Gubert e il formatore dott. Gian Paolo Barison illustreranno le dinamiche di questi fenomeni e aiuteranno i presenti a comprendere quali mostri e quanti pericoli si nascondono dietro uno schermo.

Il consigliere Luca Giuliani introdurrà brevemente la normativa nazionale e provinciale in merito a queste problematiche, e in particolare la sua proposta di disegno di legge attualmente in discussione in IV commissione permanente. Nel corso della serata sarà omaggiata a tutti i presenti una copia del progetto editoriale a fumetti “Trenti..NO al bullismo e cyberbullismo” ideato dall’eclettico artista trentino Fulber Bernardini e patrocinato dal Gruppo consiliare del PATT.

Il fenomeno è purtroppo molto diffuso: secondo gli ultimi dati Istat infatti il 5,9% dei giovani fra gli 11 e i 17 anni è stato vittima di cyberbullismo per una o più volte al mese. Una percentuale, questa, che sale al 22,3% se vengono considerati anche i giovani che subiscono aggressione qualche volta all’anno. Inoltre, l’indagine mostra come bullismo e cyberbullismo siano fenomeni parzialmente collegati: l’88% delle vittime di cyberbullismo dichiara di esser stato vittima di bullismo tradizionale.

Considerata quindi l’importanza degli argomenti e di quanto sia centrale il ruolo educativo che ricoprono famiglie, insegnanti, scuole e istituzioni nel saper mediare fra bisogni, problemi, risorse e rischi dell’età evolutiva s’invita alla più ampia partecipazione e a darne massima diffusione. L’iniziativa è aperta a tutta la cittadinanza!