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Negoziati Brexit: Panizza a Gentiloni, tutelare le prerogative dell’UE

27/04/2017

“Il risultato del primo turno in Francia è un fatto positivo, ma c’è ancora tanta strada da fare per arrestare le spinte disgregatrici e ricostruire un rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni comunitarie.”

Così il segretario politico del Patt e vicepresidente del Gruppo per le Autonomie, sen. Franco Panizza, intervenendo oggi in aula nel dibattito sulla Brexit alla presenza del Presidente Gentiloni.

“Come autonomisti – ha detto Panizza – abbiamo sostenuto le iniziative promosse dall’Italia in questi anni per un’Europa diversa. Sul tappeto, ancora oggi, permangono tante questioni che sono alla base dello scontento di molti nostri concittadini e che devono essere assolutamente affrontate.

Penso al tema della ripresa economica, che passa anche dalla capacità di andare incontro alle esigenze di tanti nostri imprenditori, dei nostri agricoltori, che in questi anni dall’Europa hanno subito soprattutto vincoli e norme che favorivano gli interessi di alcuni paesi a discapito di altri, le rendite di posizione anziché la qualità delle imprese e il coraggio d’innovare.

Ma penso soprattutto all’immigrazione, dove l’Italia, ancora oggi, viene lasciata troppo sola nella gestione dei flussi migratori. Dobbiamo salvare tutte le vite umane, ma non possiamo accogliere tutti in Italia. Occorre una gestione collegiale, bisogna introdurre il diritto di asilo a livello europeo, anche per dare efficacia alle giuste misure che sono state di recente introdotte, come l’accelerazione delle procedure di riconoscimento e di rimpatrio, lavorando contestualmente per la stabilizzazione politica delle zone da cui partono gli immigrati.

L’Europa è nata per abbattere i muri, non per costruirli. Era questo lo spirito dei padri fondatori, uno spirito che ha cambiato la storia di un Continente per secoli attraversato dalle divisioni e dalle guerre – il Trentino ha pagato un prezzo altissimo – e che ha imparato a riconoscersi nei valori della fratellanza e della cooperazione tra i popoli.

Panizza si è poi soffermato sulla gestione dei negoziati per la Brexit: “nessun atteggiamento di rappresaglia, nessun monito da dare ad altri paesi per la semplice ragione che non servirebbe a nulla. Ma un confronto alto, maturo, in cui si stabiliscano regole d’ingaggio chiare, per affrontare fin da subito e nel dettaglio tutte le questioni ritenute prioritarie a cominciare da tutte quelle legate alla stabilità finanziaria dell’Europa, per passare al tema dei cittadini europei che vivono in Gran Bretagna e che porti a un accordo complessivo, finale, non “à la carte”, ma che stabilisca con precisione il quadro delle relazioni tra l’Europa e il Regno Unito.

Sappiamo – ha insistito Panizza – che è un passaggio non semplice, senza precedenti storici, che va affrontato con grande attenzione, ma anche con la consapevolezza che il contesto nel quale ci muoviamo appare più favorevole rispetto a qualche mese fa.

Ha detto bene Gentiloni: non è un’assicurazione sulla vita, ma un piccolo patrimonio su cui oggi possiamo investire per dar vita a un percorso che renda nuovamente credibile l’Unione ai suoi cittadini, un’Europa che superi gli egoismi e le incertezze che troppo a lungo l’hanno contraddistinta”, ha concluso il senatore del Patt.